Son partiti chiamandola direttamente Google Tax, poi più generalmente Web Tax, poi sono arrivati all’irriducibile Spot Tax! Direttamente la Commissione parlamentare, il secondo comma della proposta di legge, poi trasformatasi in un emendamento alla Legge di stabilità, presentata da Francesco Boccia (Pd) è stato approvato. Complici, il neo segretario del Partito Democratico Matteo Renzi e De Benedetti del gruppo L’Espresso.
Cosa succede ora? E’ stato abolito l’obbligo generalizzato di dover acquistare solo da aventi Partita IVA italiana, che ricordo avrebbe generato una specie di muraglia digitale (tipo modello cinese) dato che contrariamente al libero mercato europeo (almeno quello europeo) sarebbe stato impossibile acquistare beni e servizi (digitali?) fuori dall’Italia, praticamente peggio del vecchio sistema doganale, altro che Europa unita.
Resta però questo obbligo quando si tratta di comprare “spazi pubblicitari online” e “link sponsorizzati…visualizzabili sul territorio italiano durante la visita di un sito o la fruizione di un servizio online attraverso rete fissa o rete e dispositivi mobili”.
Praticamente, l’hanno rimodulata e rinominata, ma la sostanza resta confusionaria e crea un precedente di cui bisogna sicuramente discutere, magari in sedi Europee, dal momento che sarebbe bene che ci fosse una normativa Unica per tutti i paesi della comunità. Facendo il punto, lo stesso Ministero dell’Economia ha dubbi sulla legittimità della norma rispetto alla libertà d’impresa costituzionalmente garantita in Europa.
Il testo di legge si basa su un web in cui ci sono contenuti accessibili dagli italiani e un altro in cui non ci sono contenuti accessibili per questi ultimi, e l’intenzione è di tassare i primi.
In Sostanza la nuova Spot Tax prevede:
Se un imprenditore italiano comprerà spazi pubblicitari dovrà chiedere l’emissione di una fattura con partita Iva italiana solo per i contenuti che saranno effettivamente “cliccati” in Italia. Quando invece i contenuti in questione saranno “cliccati” da un consumatore francese, tedesco o inglese i proventi potranno essere fatturati senza partita Iva (come avviene oggi per tutti gli annunci insomma). Quindi per principio ovvio: se un imprenditore italiano si promuove con pubblicità in altri Paesi europei, il servizio non potrà essere tassato in Italia.
Su chi inciderà realmente la Spot Tax?
Bhé, mentre in principio la tassa era stata pensata nella sua totalità per un recupero crediti ben più ampio, ora con la tassazione delle sole pubblicità si avrà un guadagno marginale, ma mentre si crede che il vero guadagno sarà recuperato dai conti di Big come Google, Amazon e Facebook, e intermediari di servizi pubblicitari simili (che forniscono i loro servizi mantenendo legalmente la tassazione Irlandese, o in Lussemburgo circa all’8%) ora, questi, non faranno altro che applicare la nostra IVA al 22% aumentando il costo dei loro servizi agli italiani, perché piuttosto che pagare loro una tassazione non dovuta, visto il contesto di unità europea, penso che abbandonerebbero il nostro mercato con tutti i danni che ne conseguono, pertanto, semplicemente accetteranno le nostre leggi con una buona scusa per aumentare tutti i prezzi…
Naturalmente, l’IVA con ben sapete è un costo per il consumatore e quindi si apettano tempi durissimi per tutti i settori italiani che vorranno promuoversi sul loro stesso territorio, si pensi alla moda, come al turismo o le auto, o gli stessi rinomati prodotti alimentari.
In quel che dovrebbe essere un sistema globale, ci siamo annidati da soli in un nazionalismo fiscale che porterà un danno probabilmente solo all’Italia stessa considerando che siamo totalmente dipendenti dai servizi digitali esteri.
Qualcosa andava fatta per recuperare soldi dalla pubblicità erogata nel nostro paese dai Big Esteri, ma forse non in questo modo in un periodo già non roseo per l’Italia dato che i conti saranno più salati solo per le imprese italiane, a mio avviso.
fonti e approfondimenti:
La web tax diventa legge: si chiamerà spot tax
Le larghe intese distruggono il web #giulemanidalweb
La Web Tax è fuorilegge
L'articolo (Web) Spot Tax: un problema serio affrontato nel modo sbagliato sembra essere il primo su GeekTrends.