Premettendo che non sono tutti Community Manager coloro che gestiscono una pagina Facebook, c’è però da considerare che tutti possono farlo e quindi bisogna provare a farlo bene, come facciamo per il resto delle attività a cui teniamo, se no è tempo sprecato.
La base è che tipo di professionista devi essere?
La figura del Community Manager deve necessariamente possedere più requisiti che nel bene o nel male aiutano a uscire da determinate situazioni. E da questo potete dedurre che al primo posto metto che deve essere Diplomatico, perché bisogna essere in grado di gestire le situazioni di crisi. Bisogna poi che sia Creativo, perché stimolare l’interazione tra gli utenti è la cosa più importante per la crescita. Il passo successivo è sicuramente diventare Analitico e Competente, poiché saper interpretare i dati che Facebook ci fornisce in Insight è molto importante, e non di meno, conoscere gli strumenti e i tool che meglio aderiscono all’attività della nostra fanpage, fornisce un miglioramento tangibile.
In fine ci metto che non si può essere pigri, e infatti una figura che ha un approccio Dinamico e Attento a ciò che i fan “richiedono” dopo nemmeno troppo, ha sicuramente un riscontro migliore in termini di interazioni positive.
Come creare un post che funziona?
Qui è difficile, perché come forse saprete, le pagine Facebook purtroppo favoriscono i post sponsorizzati rispetto anche a quelli ben fatti, ma non bisogna disperare, perché la sfida è probabilmente questa: Creare post interessanti che riescono comunque ad avere un forte impatto sull’EdgeRank. Come? Cercando, secondo la propria impagabile esperienza di sfornare post brevi (circa fino a 80/90 caratteri, anche per un miglior cross-porting su twitter) ma molto coincisi e precisi, così che generino like, commenti e condivisioni, e ne aumentano la visibilità organica in maniera efficace.
Quali attenzioni particolari ai post sulle pagine Facebook?
Premetto che non c’è una regola per tutte, ma di base direi:
Provate ad esser semplici, brevi e non esagerate col chiedere like e interazioni, l’utente non vuole essere stancato da tale pratica, anche se ogni tanto lo si può fare, io lo faccio al massimo 2 o 3 volte a settimana se ci metto il pensiero, ma sono forse eccessivamente parsimonioso in tal senso. Siate attuali, perché parlare del tema del giorno è ciò che la gente vuole, altrimenti i social network forse nemmeno esisterebbero. Caricate contenuti di impatto, perché le immagini ben dimensionate sono ancora importanti, anche se i link adesso con quelle belle anteprime larghe se la giocano egregiamente.
Come rispondere alle critiche? Diplomatico si, ma con le spalle larghe!
Purtroppo, mettersi in gioco ha per contro che puoi essere criticato, ma quale migliore occasione per crescere? Se le critiche sono infondate, non ti resta che esporre le tue ragioni adeguatamente, se sono fondate, Scusati! Senza se e senza ma, perché tutti sbagliamo, e c’è sempre possibilità di migliorare quando lo si vuole. Non vi sognate di non rispondere o risponder male… questo è davvero un modo pessimo di gestire. Anche perché accade tutto sotto gli occhi di tutti, e ciò non fa altro che ingigantire il problema, quindi valutate bene.
Promuoverti senza essere una noia mortale…
Perché spesso si arriva a promuovere i propri prodotti (o notizie) mettendo al centro il brand sempre e comunque, e dopo poco questo stanca i fan. Ci sono il più delle volte soluzioni trasversali che ci permettono di mettere il brand o il prodotto sul fondo e con un argomento laterale possiamo comunque guadagnare engagement, bisogna diventar padroni di questa tecnica e sfruttarla al meglio.
E’ tanto che volevo scrivere questo post, solo che volevo avere un po’ più esperienza per farlo, e secondo me la sostanza è in queste righe. Se hai altri consigli per me e per gli altri, commenta pure con ciò che aggiungeresti come fondamentali.
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