Gli hashtag sono una cosa che funziona, hanno sempre funzionato, e dopo twitter e altri network minori, colossi come Google lo hanno subito adottato come standard.
Ora arrivano i Facebook Hashtags!
Facebook tenta un recupero, per fortuna facendo attenzione.
Attenzione perché ad oggi l’introduzione di tale strumento in Facebook garantirebbe, senza controllo, un caos globale incontrollabile, con fiumi di dati per lo più indecifrabili costruiti da chi Facebook lo utilizza per puro, permettetemi il termine cazzeggio.
Senza considerare tutti coloro a cui abbiamo sempre consigliato di non usare uno stile di scrittura come si fa in twitter, mettendo anche cancelletti su facebook, e puntualmente siamo stati ignorati alla grande permettendogli di riempire le loro bacheche, pagine e gruppi di questi, prima, odiosi segnetti che rendevano il testo meno piacevole.
Oggi intanto, questi, si troverebbero con degli spazi ricchi, e praticamente, hanno vinto loro.
Per fortuna Facebook vuole introdurre queste nuove funzioni aggregative con filtri e limitazioni che vanno ben oltre quel che invece fa Twitter, dando poco a poco questa possibilità a tutti gli utenti, che avranno un nuovo modo di segmentare le loro community, in maniera più liquida e volatile ma di certo più efficace.
Anche se bisogna stare attenti, perché la ricetta invero è da considerarsi in questo modo:
Gli hashtags tendono ad aggregare e le opzioni di condivisione tendono a segmentare, così da massimizzare la resa della propria comunicazione.
Facebook ha fin’ora incoraggiato principalmente le connessioni private tra gli utenti, lasciando a quelle pubbliche solo il gusto di far conoscere se stessi (e le proprie attività), ora però che Pinterest, Instagram, Google Plus e Twitter hanno aderito tutti alla politica dell’aggregazione sociale secondo termine, sarebbe stato pericoloso non seguire a ruota.
Le potenzialità sono enormi, partendo dall’intrattenimento e dalla Social TV:
Non è difficile immaginare che tutti coloro che discutono dei loro programmi preferiti (o dello sport) sui social network possano trovare un gran beneficio a poterlo fare su Facebook anziché su Twitter che per forza di cose risulta sempre e comunque molto confusionario.
Facebook introdurrà un’ottica totalmente differente da quella vista fin ora sul network stesso, offrendo sezioni di interesse di breve durata sulle quali spalmare la propria attenzione, informandosi e interagendo in maniera mirata.
La mia opinione sulla scelta dei Facebook Hashtags proprio ora:
A mio avviso Facebook ha saputo scoraggiare fin ora le comunicazione pubbliche a dispetto di quel che si credeva a favore dell’utilizzo dei network privati d’utenti, e ora quando i tempi sono maturi, si introduce per affiancare questa nuova opportunità.
Questa è naturalmente la mia opinione, e sarei felice di conoscere il tuo parere al riguardo!
L'articolo Facebook Hashtags: in ritardo? o studiato a tavolino? sembra essere il primo su GeekTrends.